giovedì 24 agosto 2017

"Festa dei ceci di Cicerale" gustosi per passione...

La caratteristica  "Festa dei ceci di Cicerale" è tra le massime espressioni del Cilento più autentico. E' durata fino a ieri sera, 23 agosto. La famosa tre giorni che si pone l'obiettivo di promuovere e valorizzare - insieme ed attraverso al rinomato e pregiato cece autoctono impiegato dai migliori cuochi internazionali - la storia, le arti, l'eno-gastronomia, le leggende, l'artigianato, fino all'aspetto sociale con la riscoperta dei mestieri di un tempo riproposti alla luce di uno sviluppo occupazionale per dare nuove opportunità ai giovani ed un'alternativa concreta all'emigrazione che sta man mano desertificando il Cilento interno.

La kermesse è stata curata dell'attivissima  Pro Loco, presieduta dall'instancabile pluri-riconfermato Matteo Del Galdo, e dell'altrettanto attivo Comune di Cicerale, guidato dallo "storico" sindaco Francesco Carpinelli.

Alla cerimonia di inaugurazione ufficiale con taglio del nastro, hanno preso parte il responsabile della segreteria del governatore De Luca, Franco Alfieri; il presidente Pro Loco di Cicerale, Matteo Del Galdo, patron della Festa; il sindaco di Cicerale, Francesco Carpinelli; l'affetto stampa Teresa Lucianelli; il dott Luca Cerretani.

Anche quest'anno, gli antichi portoni ospitavano gli immancabili e suggestivi appuntamenti con l' arte, la cultura e il folklore, alla scoperta dei mestieri di una volta e della ricca storia e delle affascinanti leggende del borgo, e della zona, a partire da quelle legate all'antichissima Corbella di "Donna Sabella con le sue trentatré Castella" illustrata ai visitatori accolti con proverbiale ospitalità, attraverso racconti, proverbi e versi dei cantastorie ed i racconti degli esperti e degli anziani custodi di tanto sapere.

Varie mostre d'arte disseminate lungo il percorso che attraversa il centro storico - un autentico museo a cielo aperto - e quella animata degli "antichi mestieri", figuranti nei costumi d'epoca, artigianato tipico, curiosità, prodotti alimentari di eccellenza, rappresentazioni in costume, antichi balli caratteristici e tanta buona musica popolare a cura di noti gruppi specializzati, (Myosotis, Alina, Donnaluna ecc) alcuni itineranti, altri con postazioni fisse nelle piazze principali, per un ascolto piacevole a tema, ed il massimo coinvolgimento dei tanti visitatori, puntualmente entusiasti.

Molte le degustazione: proposte di ricette tradizionali nelle quali è protagonista principale, in abbinamenti appetitosi, il rinomato legume. Tutte le preparazioni sono eseguite al momento per il massimo dell'appetibilità.  Dalle tradizionali lagane e ceci, alle frittelle con farina di ceci, ed alle tante altre gustosità "della nonna", genuine e corroboranti, sane ed appetitose, per un menu dedicato al legume autoctono, dall’antipasto al dolce, al gelato, che prevede anche altre specialità per una scelta variegata e fruibile da tutti, accompagnato  dal generoso vino cilentano.

"Cucinato con passione, secondo tradizione, ed interpretato nelle più appetitose proposte e varianti, il nostro rinomato cece è il protagonista della caratteristica Festa in programma nella antica cittadina di Cicerale. Un appuntamento di forte richiamo turistico per la sua particolarità e la gustosità dei piatti serviti nel suggestivo contesto del centro storico, nei cortili degli antichi palazzi nobiliari, tra essi, il cinquecentesco Palazzo Marchesale dei Primicile Carafa; la cappella di Santa Maria apparente della famiglia Marra; il Palazzo dei nobili di Sarluca, trucidati nel 1861 dopo l'unità d'Italia perché fedeli ai Borboni; la Cattedrale che nel 1800 sorse sulle rovine della antica cappella di San Giorgio.

Sono preziose testimonianze di un passato glorioso e custodi di tradizioni affascinanti ed uniche che connotano un territorio di grande bellezza, caratterizzato da una natura preponderante". Matteo Del Galdo presenta la sua "creatura", cresciuta negli anni e sempre più famosa e coinvolgente: un successo tutto cilentano e soprattutto ciceralese.

Ambiente ti rara bellezza: nelle strettissime e suggestive stradine e vicoletti del tipico e storico borgo, illuminati dagli antichi lampioni, si balla e si canta, come tradizione, sono a notte inoltrata; in programma brani tradizionali a partire dalle tipiche ballate cilentane e del Sud.

L'occasione è davvero unica: notevole è la risonanza in tutti i comuni cilentani soprattutto grazie al significativo percorso culturale e culinario che la distingue e connota.
La Festa dei ceci rappresenta "uno dei massimi eventi che la gente del Cilento ed in particolare la ridente Cicerale, dalla proverbiale ospitalità, offra ai suoi graditi visitatori", che qui vengono accolti in maniera genuina e sincera, proprio come nei tempi antichi.

La cittadinanza intera partecipa attivamente, coinvolta a livello capillare; vede impiegati i giovani, accanto agli anziani, cultori della "Ciceralità" nelle due svariate forme.
Questa edizione è connotata però da una grande assenza, quella di una vera e propria istituzione della Festa: Antonio Del Galdo, indimenticabile "pigiatore di uva" al quale va il pensiero e la riconoscenza di tutta la cittadinanza che lo ricorda con grande stima ed affetto. Antonio è sempre stato tra i più attivi ed appassionati sostenitori di questa riuscita ed apprezzata testimonianza cilentana che è la Festa dei ceci, fiore all'occhiello del territorio, che si distingue da tante altre sagre per l'autentica genuinità dei presupposti oltre che dell'ottimo cibo servito a prezzi veramente popolari.

Il cece di Cicerale si distingue per la polpa ricca e gustosa, ha proprietà fisiche ed organolettiche uniche che lo rendono top per qualità e gusto ed hanno determinato il riconoscimento quale Presidio Slow Food dal 2012. È tra le varietà considerate migliori al mondo, ricercato ed impiegato dai più famosi cuochi, simbolo della civiltà contadina ciceralese, emblematico della biodiversità campana, della sana alimentazione e della longevità che costituisce uno degli aspetti più significativi della Dieta Mediterranea, secondo l'Unesco, patrimonio dell'Umanità.

Particolarmente energetico e nutritivo, con grandi capacità diuretiche, dal colore dorato con una sfumatura nocciola chiaro, il cece ciceralese che dà il suo nome alla ridente cittadina, si distingue per il sapore più intenso ed appetitoso rispetto alle tante qualità di ceci comuni.
È contraddistinto da un basso contenuto in umidità che assicura un tempo di conservazione prolungato ed  in cottura si ingrossa notevolmente offrendo buondì un'ottima resa.
"Innanzitutto il nostro rinomato cece ed in generale le nostre produzioni agroalimentari tipiche costituiscono, insieme alle tante bellezze naturali, alla storia ed alle tradizioni di Cicerale, dei volani di sviluppo di primaria importanza per il nostro territorio - sottolinea il sindaco Francesco Carpinelli - Puntiamo su essi innanzitutto per ridare slancio alla nostra economia e recuperare le nostre preziose radici".




La tradizionale Festa dei ceci vede capillarmente mobilitata l'intera cittadinanza, coordinata con estrema passione e professionalità dai componenti dalla Proloco, a partire dal direttivo tutto, guidata da Matteo Del Galdo, con il fattivo tesoriere Giovanni Gargaro, la vicepresidente Carmela Ferri ed i consiglieri Tolomeo Carmine e Antonio Marzocca.

All'opera i tanti collaboratori.
Agli stand: Gerarda e Paola Cafasso, Enza Del Galdo, Gianluigi Carpinelli, Rossella Corrente, Concetta Del Galdo, Pina Gargaro, Stefania Tesoniero, Giorgio Mollo, Angelo Pio Tesoniero, Domenica Lisa, Alberina Corrente, Davide Del Galdo, Domenico Manzo, Carmela Ferri.
Rappresentazione antichi mestieri: Rosina e Swami Del Galdo, Antonietta Mottola, Giorgia e Giovanna Paladino, Vincenzo Pomposelli, Pasquale Cammarota, Lauretta Voria, Virginia Torrusio, Irene Russo.
Ai fornelli: Lucia Valva, Celestina Ruggero, Maria Benedetta Coppola, Agostina Paladino, Anna e Carmine Gargano.
Assistenza: Massimo e Francesco Belgrande, Giuseppe Coppola, Donato Tesoniero, Loris Torrusio, Daniele Palumbo ed i ragazzi Mina Giandonato e Stefano Fatima.

articolo di Teresa Lucianelli

“Mr Panuozzo”: il pub dall’attesa divertente

Tra “gusto”  e risate apre il 30 agosto…

Apre a Napoli, (in zona Fuorigrotta),  “Mr Panuozzo”, destinato a diventare punto di riferimento per i buongustai partenopei. L'attività è gestita da un veterano della ristorazione con oltre 30 anni è “con le mani in pasta”, cioè Salvatore Di Napoli,  supportato da suo figlio Daniele. 
La loro proposta invita a gustare un pò di tutto, nello specifico, invece si hanno panini soffici e fragranti , panuozzi e panozzetti (25 cm di bontà, ovvero la metà della versione  classica, come monoporzione) altamente digeribili grazie all’impasto  ad alta idratazione e ben lievitato, come detta la tradizione gragnanese. Farciti con prodotti di ottima qualità, dalla composizione e un naming strettamente correlati alla cultura, la tradizioni e il folklore napoletano. 

La caratteristica che distingue questo locale è  l'accogliente servizio in sala, divertente, che sfocia nel "non convenzionale”. Per fare un esempio: il personale “urla” le comande in cucina, parla dialetto napoletano, si esibisce in divertenti sketch e parodie. Non è escluso che qualche serata sia allietata dall'intervento di Carmine Migliaccio, (giovane youtuber e rapper giuglianese, meglio conosciuto come “Carolina”).


Il panuozzo nasce a Gragnano, ed è diventato una delle eccellenze gastronomiche “made in Campania”. Si realizza con la pasta della pizza e preparato al forno in due fasi: il panetto dopo la sua stesura a forma di ciabatta viene infornato e dopo la prima fase di cottura viene aperto a mò di panino e farcito dopo di che si completa la seconda fase di cottura nel forno per ottenere un prodotto morbido, comunque leggermente croccante.















Mr Panuozzo Pub
via Filippo Illuminato, 42 – 44
Napoli (zona Fuorigrotta)
Tel. 0810361462
Pagina Facebook e profilo Instagram: Mr Panuozzo Pub

mercoledì 12 luglio 2017

Nasce “Piennolio”

Il Vesuvio incontra il Cilento in un barattolo

Due prodotti d’eccellenza, simboli di culture vicine ma diverse, due ingredienti che negli ultimi anni sono diventati i “must have” di chef e pizzaioli di grido: il pomodorino del piennolo del Vesuvio e l’olio extravergine di oliva del Cilento custoditi in un barattolo. 

Piennolio” il suo nome, un sugo realizzato solo ed esclusivamente con l’85% di pomodoro e il 15% di olio pronto all'uso

Questo prodotto è solo una delle tante idee sviluppate dal team di Treccellenze, azienda fondata da giovani imprenditori campani che, provenienti da significative esperienze nel campo del food, hanno deciso di investire il loro know-how nella realizzazione di prodotti di eccellenza utilizzando solo ingredienti derivanti dalle loro terre di origine, ovvero il Parco Nazionale del Vesuvio e quello del Cilento. 

Il pomodorino del piennolo del Vesuvio utilizzato per la produzione del “Piennolio” viene prodotto presso l’azienda “Rosso Vesuvio” di Salvatore Acampora, e confezionato poi - insieme all’olio extravergine d’oliva – in un piccolo laboratorio artigianale ubicato in un bellissimo borgo cilentano  (Piano Vetrale); ogni singolo barattolo viene minuziosamente controllato prima di essere messo in commercio.

Attualmente questo prodotto, oltre a campeggiare nelle dispense delle cucine dei migliori ristoranti, è acquistabile sul sito: www.treccellenze.it.


Inoltre il catalogo di Treccellenze comprende un’accurata selezione di prodotti, testati dai palati più esigenti e raffinati, con formati e prezzi alla portata di tutti. 

C.S. di Grazia Guarino


lunedì 10 luglio 2017

Avvio del Countdown per “il Mio S. Marzano D.O.P.”

Testimonial di prestigio lo Chef Gianfranco Vissani.

Il su menzionato progetto, targato Solania s.r.l., con il supporto di Coldiretti Campania e del Consorzio San Marzano D.O.P., offre la possibilità ai suoi clienti (pizzaioli e ristoratori), di scegliere l’appezzamento di terreno, il lotto di produzione e personalizzare con il loro logo, la loro immagine o altro segno identificativo l’etichetta del packaging.

La Solania dal canto suo si approvvigionerà del pomodoro San Marzano attraverso la cooperativa di agricoltori aderente alla sua rete di imprese i cui soci avranno fatto richiesta di QR Code all’istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno.

L’evento si terrà il 24 luglio e il programma si svolge nel seguente modo:

Ore 19:00, la visita ai campi di coltivazione con la presenza dei ricercatori del CNR: Barbara Nicolais e Rocco Di Prisco

Ore 19:30 ingresso nello stabilimento per assistere ai processi di lavorazione e trasformazione del S.MARZANO D.O.P.

Ore 20:00 i Pizzaioli dell’Associazione Pizza Verace e del Team Perrella, capitanati da Diego Vitagliano, gli chef dell’Associazione F.I.C ed A.P.C.I, Pasticceri e Gelatai proporranno pietanze realizzate con l’Oro Rosso della piana vesuviana.

Inoltre, la serata è accompagnata dalle note dalla musica della Paranza dell’Agro.

Per i giornalisti e blogger sarà attivato un servizio di navetta con partenza alle ore 17:30 da P.zza Municipio, ad angolo su Via Cristoforo Colombo, alle 17:45 Parcheggio Brin a Napoli. Il ritorno è previsto per le ore 23:30.

Seguirà un comunicato stampa con in dettaglio i nomi degli chef, dei Pizzaioli, pasticcieri e gelatai che interverranno alla manifestazione.

Comunicato de “La Buona Tavola”
Renato Rocco
Direttore Responsabile

Tel. 081 18701149
cell. 3356555595

direzione@labuonatavola.org

domenica 9 luglio 2017

Cena contadina tra i vigneti

Una splendida serata a tavola tra i vigneti della Tenuta Macellaro.

Ieri sera l’azienda Vitivinicola “Tenuta Macellaro” ha organizzato una piacevole cena tra i suoi vigneti, a coprirci la testa, le stelle nel loro pieno splendore, da un lato la maestosità dei monti Alburni, al lato opposto il tramonto, con i suoi meravigliosi colori hanno fatto sì che una di per sé già emozionante esperienza fosse trasformata in qualcosa di veramente unico, a cui mi sento di dire che per ciò non c’è prezzo.

La serata è iniziata con una passeggiata lungo i filari di viti di Aglianicone, guidati dall’entusiasmo che le parole di Ciro Macellaro ci infondevano mentre ci descriveva la tecnica di coltivazione, le caratteristiche peculiari e l’unicità di questo vitigno. Questo mi ha fatto capire nelle bottiglie di questa azienda non c’è un vino qualunque, ma c’è amore per il proprio e questo lo rende piacevolmente unico.

Supportato dal padre, la madre, il fratello e alcuni parenti stretti Ciro Macellaro ha scritto nella mente dei presenti, (appassionati di vini), un’esperienza che rimarrà forte nei ricordi per molto tempo.
La proposta culinaria è stata: “Un antipasto a base di soppressata, salsiccia, formaggio artigianale, melenzane e zucchine grigliate”, che, chi è figlio di contadino come me, riconosce bene il sapore di cose buone come una volta e che nelle città sono ormai del tutto assenti. A seguito un primo fatto di pasta e fagioli servita in tegame di terracotta. Non poteva mancare un misto di carne alla brace cotta sui tizzoni ardenti della legna raccolta nei dintorni.

L’intero percorso gastronomico è stato accompagnato dagli ottimi vini della “Casa vinicola”, il Ripaudo, il Panormo e il Quercus, servito senza alcuna ristrettezza quantitativa.
In fine tra crostate, babà e altri dolci fatti in casa non rimaneva spazio che per la frutta di stagione. A chiusura per gli amanti dei super alcoolici veniva offerto dell’ottima acquavite artigianale.

Che dire in merito?

L’azienda Viti-vinicola “Tenuta Macellaro” ha saputo stregarci con il fascino dei suoi vigneti, con il gusto dei suoi vini e la cordiale ospitalità di tutti i membri della famiglia. Una serata estiva dove: genuinità, profumi della natura e uno scenario emozionante suggerisce una sola cosa, quella di sperare il ripetersi di questa esperienza. 

mercoledì 14 giugno 2017

Rinnovo della partnership tra Solania e AVPN

Solania e Associazione Verace Pizza Napoletana rinnovano l’accordo di partnership per il prossimo triennio.

Presso l’azienda Solania è stato stipulato l’accordo di collaborazione tra il Dottore Giuseppe Napoletano amministratore dell’azienda Solania, maggiore produttore di pomodoro S. Marzano dell’agrosarnese-nocerino D.O.P e il Presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Antonio Pace.

L’accordo prevede la possibilità per l’azienda Solania di potersi fregiare della qualifica di partner della AVPN e di permettere l’utilizzo agli allievi pizzaioli della Verace Pizza del famoso pomodoro campano.

“E’ con enorme piacere – dichiara Giuseppe Napoletano- poter rinnovare l’accordo di partnership con la più antica, numerosa e prestigiosa associazione di pizzerie che può vantare presenze nei cinque continenti.” “Quest’accordo ci spingerà- continua Napoletano- ad affiancare l’Associazione Verace Pizza Napoletana nelle prossime manifestazioni che si terranno negli stati Uniti, in Giappone e in Australia, mercati dove Solania è leader per quantità e qualità.”

“Avere un partner storico come Solania leader nella produzione del pomodoro S. Marzano D.O.P –interviene il Presidente Antonio Pace- rappresenta un elemento qualificante della proposta merceologica che offriamo ai nostri pizzaioli associati. La pizza verace napoletana ha nel S.Marzano una vera punta di eccellenza che qualifica un territorio e un prodotto identificativo di una tradizione centenaria”

 articolo di Renato Rocco



martedì 13 giugno 2017

E’ tempo di Carnevale? Si d'estate si può!


Testimonial dell’evento Luca Sepe di Radio Kiss Kiss
Il Carnevale Estivo Torrese giunge alla terza edizione, ma quattro sono i giorni di durata!


L’evento più atteso dell’estate napoletana durerà quattro giorni, anziché tre e si terrà nei giorni 24, 25 giugno e 1, 2 luglio

La kermesse - organizzata dall'Associazione Gazi, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, e sotto la direzione artistica di Michele Langella e Francesco Lavela - trasformerà il lungomare di Torre del Greco (via Litoranea), in un grande sambodromo della cartapesta. 


L’EVENTO
I festeggiamenti inizieranno ogni giorno a partire dalle ore 20:00 e proseguiranno fino a notte fonda. I carri, che hanno partecipato al Carnevale di Scafati e a quello di Saviano, torneranno ad animarsi carichi di maschere, musica, luci e movimenti. Faranno da cornice spettacoli itineranti, performance sportive, un expo village animato da artigiani, hobbisti, ambulanti e uno street food village. 

In particolare:

  • Domenica 25 giugno, oltre alle sfilate dei carri allegorici, saranno di scena: gruppi mascherati, artisti di strada e schiuma party.
  • Sabato 1 luglio si terrà l’evento “Motori in Machera”: un raduno di auto e moto d'epoca, auto tuning, Ferrari e Harley Davidson. 
  • Domenica 2 luglio invece si svolgerà “La notte dello Sport” con esibizioni di rugby, atletica, basket, pallavolo. Sempre nel corso della stessa serata si terrà l’evento “The buskers night” con protagonisti artisti di strada, giocolieri, acrobati, sputafuoco, street band, fachiri, etc.


STREET FOOD VILLAGE E LO SPECIALE MERCATINO 
Lungo il circuito dei carri sarà allestita una speciale area shopping con bancarelle di articoli carnevaleschi, palloncini e oggetti fatti a mano. Panini tipici campani con i prodotti più buoni del nostro territorio, dolci, e tantissime altre prelibatezze saranno le proposte speciali da degustare nell’area food.

LA SIGLA
Tra le novità della terza edizione del Carnevale Estivo Torrese una sigla appositamente dedicata, scritta e cantata dalla giovane cantautrice torrese Sara Pia Panariello in collaborazione con lo showman di radio Kiss Kiss Napoli Luca Sepe..

Dopo il grande successo delle prime due edizioni – dichiarano i direttori artistici Francesco Lavela e Luca Sepe – questo evento aveva bisogno di un ulteriore slancio pubblicitario che solamente la partnership con un grande artista come Luca Sepe poteva conferire ...”.
"Ringrazio Luca per la sensibilità e la disponibilità mostrate verso  il Carnevale e la città di Torre del Greco -  specifica Michele Langella -.  Ho fortemente voluto associare all’evento una sigla che potesse distinguerlo dagli altri carnevali e conferirgli una forte connotazione territoriale . Sono sempre stato dell’idea che è necessario ripartire dai giovani di talento e dare loro una possibilità, per questo ho scelto di affidare il compito di scrivere, in collaborazione con Luca Sepe, la sigla del Carnevale a Sara, che non ha deluso le nostre aspettative”.

COME RAGGIUNGERE L'EVENTO E DOVE PARCHEGGIARE
L'evento è facilmente raggiungibile tramite mezzi pubblici (consigliate le stazioni della Circumvesuviana di Leopardi e di Villa delle Ginestre e quella FS di S. Maria la Bruna). I visitatori automuniti possono far riferimento a due uscite autostradali, ovvero a quella di Torre del Greco e a quella di Torre Annunziata Nord. Diverse le aree parcheggio individuabili tramite apposita segnaletica.

(articolo di Maria Consiglia Izzo)