venerdì 23 dicembre 2016

Natura, profumi, sapori e “aromi di vini”, doni di un territorio unico al mondo, il Vesuvio.

Chi come me ha vissuto negli anni ’60 sa bene che sulle tavole, e non solo quella dei contadini, un buon fiasco di vino non doveva mai mancare, quasi sempre era frutto dell’amore e la cura per il proprio vigneto. Eh, si, ricordi di tempi che furono, tempi di cose semplici, di cose naturali, cose naturalmente autentiche, perché fatte da persone semplici, ma vere.

Anche se oggi le cose sono abbastanza diverse, la voglia di sorseggiare un buon vino per vivere un momento emozionante, non è mutata. Ragion per cui, nei tempi moderni, il “bere del vino” non deve tradursi in una pratica di mera banalità.
La bevuta di un ottimo calice di vino, oggi dovrebbe essere una pratica ritualizzata, che si concretizza nella ricerca della storia che lega un determinato vino ad un luogo, per creare, così quella particolare atmosfera in cui, brindando, si consuma un’insostituibile emozionante momento.

Pensando ad un buon vino mi viene in mente il concetto di autenticità, ovvero, quell’unicità legata alla qualità intrinseca di un dato prodotto. Quindi, vivere un momento “magico”, spesso vuol dire avere la giusta consapevolezza di cosa c’è dietro ad ogni acino di uva premuto e contenuto nella bottiglia appena stappata.

Tra i miei tour alla “scoperta” del territorio ho fatto tappa ad Ercolano nell’Azienda Vinicola Sannino. Una realtà territoriale che affonda le proprie radici agli inizi del ‘900, epoca in cui Aniello Sannino, con il suo piccolo vigneto alle falde del Vesuvio, produceva un eccezionale vino destinato per lo più alla borghesia del Miglio d’Oro.

Nell’immediato secondo dopoguerra, il figlio Antonio, primogenito di Aniello, realizzò la prima linea di imbottigliamento e l’etichettatura, valorizzando così i propri vini, frutto di vitigni millenari quasi dimenticati quali il Piedirosso, il Caprettone, la Falanghina e l’Aglianico del Vesuvio.
A partire dagli anni ’80, l’azienda ottiene il riconoscimento del marchio DOC e IGT su tutta la produzione.

L’azienda Vinicola Sannino si dedica alla produzione di vini storici e tipici dell’area Vesuviana, quali il Lacryma Christi D.O.C. Rosso, il Lacryma Christi  D.O.C. Rosato, il Lacryma Christi D.O.C. Bianco, il Piedirosso Pompeiano I.G.T, l’Aglianico Campania I.G.T., la Falanghina Campania I.G.T. e la Coda Di Volpe Pompeiano I.G.T.; inoltre produce Gragnano D.O.C. della penisola Sorrentina oltre alla Falanghina Campania I.G.P. Frizzante, ultimo nata in casa Sannino.




Concludo affermando che, solo la conoscenza profonda di ciò che si sta bevendo può trasformare un momento semplice, in un momento particolare, se poi esso è consumato in buona compagnia diventa un piacere unico. 

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