venerdì 24 febbraio 2017

“Mio San Marzano” un progetto di tutto rispetto


Ieri giovedì 23 febbraio presso la sala convegni della Camera di Commercio di Napoli è stato presentato il progetto “Mio San Marzano” di Solania SrL, che nasce con il patrocinio della Coldiretti Campania e del Consorzio San Marzano Dop.

Il progetto avvalendosi della collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, offre la possibilità ai pizzaioli e i ristoratori di scegliere il lotto di produzione e personalizzare l’etichetta della confezione con il proprio logo, la loro immagine o altro segno identificativo.  Inoltre la stessa etichetta conterrà il QR Code rilasciato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

L’azienda Solania Srl si rifornisce del S. Marzano presso la cooperativa di agricoltori aderente alla sua rete di impresa i cui soci, dietro richiesta, saranno dotati di un QR Code (che sarà apportato in etichetta), con cui sarà possibile tracciare la coltura del prodotto. 

Al convegno sono Intervenuti:
Giuseppe Napoletano, Amministratore di Solania SrL e della Rete di Impresa Solanacea 2.0:
“Il progetto “il mio S. Marzano” risponde alle esigenze della comunità di pizzaioli e dei ristoratori che vogliono identificarsi in un prodotto e ne gradiscono il controllo di tutta la filiera dalla semina, dalla coltivazione dalla trasformazione fino alla distribuzione. Con la garanzia di sicurezza alimentare e controllo del QR Code Campania, sia sul prodotto trasformato che su quello coltivato.”

Vittorio Sangiorgio, Vicepresidente Coldiretti Campania:
“Il pomodoro S. Marzano è l’esempio perfetto del modello di sviluppo che Coldiretti sta costruendo per il futuro del Paese, un prodotto che non è solo materia prima da mettere in scatola, ma essenza ed espressione di un territorio che può e deve fare di più scegliendo percorsi virtuosi. Agricoltura ed Industria superano in questo caso logiche contrapposte ed iniziano a fare marketing territoriale. Un gran bell’esempio anche per i tanti  giovani che stanno investendo e scommettendo sull’agroalimentare in chiave moderna e innovativa.”

Tommaso Romano, Presidente Consorzio San Marzano Dop:
“Stiamo lavorando all’ampliamento della superficie coltivata in quanto la richiesta è di gran lunga superiore all’attuale produzione e per migliorare la genetica e la tecnica culturale, ci stanno affiancando esperti agronomici di grande esperienza.”

Antonio Limone, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno:

“Il pomodoro di S. Marzano rappresenta uno dei simboli del cibo campano d’eccellenza e di indiscussa qualità. È un prodotto identitario che rappresenta un intero territorio. Molto deve alla pregevolezza di un suolo vulcanico che appartiene solo alla nostra regione, una regione che vanta una biodiversità unica. Nel pomodoro di S. Marzano c’è dentro il sapore della nostra terra e per questo rappresenta, per noi campani, un alimento sul quale riporre molta attenzione anche da parte degli enti di ricerca, come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che è preposto al controllo delle produzioni alimentari.”

sabato 18 febbraio 2017

“Paneacqua Fest”

A breve l’evento: "la festa del panino ad alta idratazione"

Per la prima volta al pubblico verranno presentati i panini fatti con il pane "brutto ma buono", realizzato con impasto a base di lievito madre e 80% di idratazione, questo vuol dire altissima digeribilità.

Con l’appuntamento di venerdì 3 marzo, ore 20:30, i clienti e curiosi intervenuti per l’occasione potranno degustare gratuitamente assaggi di prodotti accompagnati da buona birra prodotta dal Birrificio artigianale “Bob” ai pendici del Vesuvio.

Il pane in questione, all’apparenza “brutto”, è invece molto buono: la sua alta idratazione lo rende leggero, meno calorico e più digeribile. Può essere farcito con qualsiasi ingrediente, ma la ”morte sua” è la farcitura con salsicce e friarielli.
In realtà un pane che accontenta tutti, sia i più attenti alla linea, che beneficeranno del suo ridotto apporto calorico, che i golosoni che potranno compensare le calorie mancanti con l’aggiunta di un altro ingredienti nella farcitura!

L’evento nasce da un’idea di Antonio Ceruti (gestore del  pub “The Kilt”),  e Antonio Di Maio (proprietario dei panifici “Professione Panettieri”, con sedi a Brusciano e Pomigliano).


Il Pub: “The Kilt Pub” è un’ambiziosa idea che combina una gastronomia accurata insieme ad un’autentica selezione di birre in un ambiente informale, (come quello dei pub scozzesi, irlandesi ed inglesi). Il personale di servizio in sala, infatti, veste il classico kilt (tipica veste scozzese).
“La tua casa, lontano da casa“: così recita il motto del locale.

Vario e molto curato il menù: club sandwich rivisitati in chiave di “marenna” napoletana, le schiacciatine, il Black Angus irlandese, gli hamburger preparati al momento (il cliente può deciderne il peso, e la cottura), le chips guarnite con gli ingredienti più disparati, la gettonatissima fonduta. Inoltre con il servizio “Componi il tuo panino” i clienti possono scegliere tra i vari ingredienti elencati nel menù (tutti del territorio) e creare così il panino secondo il proprio gusto.


Il locale, completamente arredato in stile scozzese, da circa tre anni è un punto di incontro, svago e divertimento per tantissime persone, è ubicato nel centro di Pomigliano d’Arco, in Via Giacomo Leopardi, 4.

sabato 11 febbraio 2017

“Indizi di qualità e visual communication per la gastronomia 2.0”

Con il motto “un immagine vale più di mille parole”, il 16 febbraio all’Istituto Alberghiero Piranesi di Paestum/Capaccio prende il via il primo di una serie di corsi dedicati alla comunicazione visiva e la food photography destinati agli studenti del IV e V anno tenuti in vari istituti scolastici. 

La filosofia che ispira questo percorso formativo trae origine dalla convinzione che la psicologia della percezione visiva, la psicologia della forma (Gestalt Psicjology) ed alcuni principi del basic design possono apportare consistenti benefici al settore ristorativo. Il corso prevede tre incontri, i primi due di tipo teorico e il terzo di tipo pratico, in cui gli studenti sperimenteranno quanto appreso attraverso la composizione di un piatto destinato alla fotografia.

A farsi promotore di questa serie di workshop è il dr. Enrico De Nigris con una formazione accademica in psicologia sociale e specializzato in Psicologia della Comunicazione e del Marketing, che ha condotto vari studi per il miglioramento della presentazione di una pietanza e da tempo impegnato nella promozione dell’enogastronomia campana.


A differenza dell’anno scolastico 2015/2016 che vedeva il coinvolgimento di soli due scuole, e cioè l’Istituto Alberghiero E. Ferrari di Battipaglia e l’Istituto Alberghiero Ancel Kyes di Castelnuovo Cilento, quest’anno l’interesse per questa materia si è estesa a ben cinque Istituti scolastici, come il Virtuoso di Salerno, il Ferrari di Battipaglia, il Corbino di Contursi, il Piranesi di Capaccio-Paestum e l’Ancel Keys di Castelnuovo Cilento.


martedì 7 febbraio 2017

Formarsi e innovarsi ...

Restare semplicemente a guardare un mondo che cambia, un mondo fatto di consumatori sempre più esigenti nel settore gastronomico, è un rischio che nessuno può, né deve correre.

Un mondo che agli operatori richiede maggiori abilità professionali, in particolare spinge gli stessi ad acquisire una modus operandi con la propensione al cambiamento. Quindi, una cultura che stimoli la formazione specializzata, una cultura fatta non solo di prodotti di eccellenza, ma che consideri anche la qualità totale di un’offerta gastronomica, e che si potrebbe definire, quindi, una “cultura preventiva”.


Iniziare dalla formazione di base a contemplare una cultura del genere può apportare notevoli benefici nel turismo gastronomico, e non solo. In tal senso la Dr.ssa Loredana Nicoletti dirigente dell’Istituto Alberghiero Piranesi di Capaccio – Paestum (Sa), ha aderito con entusiasmo al progetto presentato sotto l’etichetta “Gusto d’Autore”, che per questo anno scolastico prevede un workshop sul cioccolato artigianale tenuto da Giulia Capece maître chocolatier dalle comprovate esperienze, e un workshop dal titolo “Indizi di qualità e visual communication per la gastronomia 2.0”, tenuto dal dr. Enrico De Nigris, specializzato in psicologia della comunicazione e del marketing e da molti anni impegnato per la crescita del settore enogastronomico.